La narrazione
Ciò che racconti è la parte più importante della visita
Al giorno d’oggi i visitatori di un museo o di un luogo della cultura rimangono più colpiti dalla visita se viene loro offerta una vera e propria esperienza.
Ci sono molti modi per offrire una visita indimenticabile. Si possono, ad esempio, utilizzare le più moderne tecnologie, basti pensare a tutte le innovazioni nel campo della Realtà Aumentata e Virtuale, del riconoscimento di immagine o del 3D. Eppure c’è qualcos’altro di fondamentale e di molto meno tecnologico: una buona narrazione fa davvero la differenza.
Quello che è davvero indispensabile per lasciare il segno nella memoria di chi visita è il racconto. Se per la vostra visita offrite quindi una narrazione in chiave storytelling, unita alle più innovative soluzioni multimediali, allora avrete centrato l’obiettivo!
Questo è quello che abbiamo cercato di fare con InnovaPatrimonio: unire innovazione tecnologica a una narrazione coinvolgente e fuori dal comune.
Con la App di visita di InnovaPatrimonio si possono percorrere tre visite, tutte diverse tra loro.
Ecco cosa abbiamo prodotto:
Itinerario in Sabina
L’idea è stata quella di creare un nuovo modello narrativo per raccontare Fara Sabina e la via Salaria sotto una nuova prospettiva. Luoghi la cui storia si è da sempre intrecciata con quella di Roma, Capitale ingombrante che però, nonostante la sua vicinanza, non ha impedito a questo vasto e variegato territorio di sviluppare caratteri propri e originali.
Il racconto al quale vogliamo dar vita con InnovaPatrimonio parte dunque dalla memoria del territorio sabino. Una memoria rievocata attraverso le storie, reali o leggendarie, che in questo luogo si sono originate e che sono riuscite a sopravvivere al tempo e a giungere fino a noi, turisti troppo spesso disincantati, ma nello stesso momento alla ricerca di emozioni e suggestioni autentiche capaci di svelare la vera anima di questi paesaggi e di questa comunità.
Il “viaggio in Sabina” viene così proposto in 10 tappe, da Roma verso Toffia, attraverso la lente della cultura popolare, così ricca di storie reali, anche appartenenti all’epoca moderna, e di leggende che ancora oggi vengono narrate e che non sono del tutto scomparse dalla memoria collettiva. Una mappa geolocalizzata aiuterà i visitatori a trovare con facilità i punti di interesse.

L’itinerario al quale questo progetto vuole dare vita è da intendere dunque come una proposta aperta, come una sorta di percorso sentimentale, e a volte anche intimo, al quale i visitatori possono aderire in piena libertà, e che non sarà quindi strutturato in una rigida sequenza di tappe, come nella consueta formula turistica da Guida Rossa del Touring.

Si tratterà invece di un percorso ideale fatto di suggestioni legate a specifici luoghi e punti di interesse del territorio, che il viaggiatore potrà ricomporre nella sequenza preferita sulla base dei propri gusti e sensibilità.
Con questo approccio, l’ambizione è quella di riuscire a mostrare alcuni luoghi significativi del territorio – anche quelli più noti ai visitatori – con uno sguardo nuovo e da un diverso punto di vista, valorizzando il patrimonio di storie e avvenimenti di cui è ancora possibile scorgere i segni nel paesaggio attuale.

Come, ad esempio, seguendo la voce affabulante di un anziano abitante di questo territorio, capace di rendere il visitatore partecipe dei fatti a cui ha assistito in gioventù. Oppure che racconta una storia leggendaria e fantasiosa, ma più efficace della realtà nel far cogliere al viaggiatore un aspetto nascosto e autentico del luogo che sta visitando.
Una scoperta resa possibile dall’incontro fra contenuti che affondano le radici nel passato e strumenti digitali innovativi che consentono oggi di raggiungere chiunque, mantenendo vive le tradizioni più antiche.
Percorso in Fara Sabina
L’obiettivo di questo secondo percorso è l’ideazione e la creazione di un innovativo modello di narrazione del territorio e dei suoi beni, in particolare dei borghi antichi che oggi vivono un processo di progressivo abbandono, da veicolare tramite varie soluzioni tecnologiche.
In questo caso ci si è focalizzati sul borgo di Fara Sabina. Qui la tradizionale impostazione descrittiva di itinerari e monumenti è sostituita da una rappresentazione drammaturgica di storie, personaggi, modi di vivere e visoni che costituiscono i caratteri irriducibili e unici della vita profonda del borgo.

A quest’anima nascosta danno forma recitazioni attoriali, ricostruzioni virtuali, ambienti di mixed reality, interventi di scenografia urbana, projection mapping. Teatro, cinema, computer grafica si fondono in questa inedita rappresentazione spettacolare alla quale la comunità prende parte e in essa si riconosce ma che allo stesso tempo diventa elemento di attrazione turistica.
Il Percorso in Fara Sabina si snoda attraverso 13 punti di interesse che, all’interno, contengono due tipologie di contenuti: drammaturgiche e documentaristiche. Eccone qui di seguito una selezione.
Credits video: CNR ISPC, il Teatro Potlach
Credits video: CNR ISPC, il Teatro Potlach
Credits video: CNR ISPC, il Teatro Potlach
Credits video: CNR ISPC, il Teatro Potlach
Credits video: CNR ISPC, il Teatro Potlach
Credits video: CNR ISPC, il Teatro Potlach
Credits video: CNR ISPC, il Teatro Potlach
Credits video: CNR ISPC, il Teatro Potlach
Percorso nel Borgo di Farfa
Il terzo è ultimo tour è invece dedicato al celebre borgo di Farfa e alla sua Abbazia.
Un’Abbazia ci racconta il senso di un cammino il cui percorso non è calcolabile in chilometri, uno spazio interiore di cui l’esteriore è il riflesso. Da 14 secoli, i monaci benedettini di Farfa cantano insieme le lodi, alle 7 del mattino. Eppure questo è tutt’altro che un luogo senza tempo. Tutto è in divenire. Come il fiume Farfa che scorre. Apparentemente sempre uguale ma in costante mutazione.
La App presenta 3 punti di interesse contenenti 3 video: Abbazia di Farfa, Biblioteca dell’Abbazia di Farfa e Borgo di Farfa.
Farfa Abbazia di Farfa Il borgo di Farfa